mercoledì 12 febbraio 2020

Biografia

Luciano Tigani nasce a Polistena nel 1966 dove tuttora vive ed opera. Sente sin da bambino nascere in sé l'ispirazione artistica e col passare degli anni, osservando la natura vivace e colorata dei luoghi a lui più cari della terra di Calabria, decide di fissare sulla tela bianca tali intense sensazioni.
Senza economia di studio, si impegna a scoprire la tecnica a china e quella a pastello creando opere di grande fantasia e astrattismo, per poi passare alla tecnica ad acquarello avvicinandosi così sempre più alla pittura classica: inizia lo studio del paesaggio, della prospettiva; scopre la bellezza della natura che lo circonda e si perfeziona nell’olio con la tecnica della pittura a macchia.
Nonostante sia un pittore autodidatta, il risultato è da subito stupefacente e di fatto la sua partecipazione a numerose collettive riscuote entusiastici consensi.
Tigani comincia così a dedicarsi intensamente all'arte, allestendo personali sia in Italia sia all'estero, ricevendo positive recensioni da parte di affermati critici e storici dell’arte quali Paolo Levi, Giorgia Cassini, Miriam Zerbi, Jose Van Roy Dalì figlio del grande artista Salvador Dalì ed il famoso artista maestro d’ arte Silvio Loffredo.
Dopo un lungo percorso di pittore paesaggista, oggi Tigani scopre nuovi orizzonti con l ‘evoluzione del suo paesaggio da mille forme e fantasie, una pittura non solo da osservare, ma da raccontare storie affascinanti che riescono ad emozionare sempre di più l‘osservatore, nel 2019 aggiunge al suo percorso artistico la sua 56° mostra dedicata al mondo dell’acquerello dal titolo “I 100 ACQUERELLI DI TIGANI “riscuotendo ancora una volta grande successo.
Molti sono le testate giornalistiche che hanno recensito la sua pittura, tra questi vari quotidiani - La Stampa, Il piccolo di Alessandria, La Riviera, La Gazzetta del Sud, Calabria Letteraria, Calabria Sconosciuta, Il Quotidiano di Calabria, America Oggi - oltre a riviste specialistiche – Arte, Italia Arte, Arte Contemporanea nelle Dimore Storiche Italiane - arte moderna e pubblicazioni di settore - annuario d'arte moderna e contemporanea Giorgio Mondadori e presente sul libro “Creazioni“ di Paolo Levi.
Luciano oggi sa che il suo scopo primario è di riuscire a trasmettere le stesse emozioni che egli prova osservando la Natura che lo circonda; per questo riesce a lasciare un’impronta di se stesso nel tempo, continuando così ad appoggiare il pennello sulle sue tele con grande passione ed immensa dolcezza.



IL MIO PENSIERO SULL'ARTE

Mi sono avvicinato alla pittura da 27 anni quasi per gioco.
Penso che l’amore per l’arte oltre a far parte della mia vita, ormai mi abbia rubato il cuore e l’anima, adoro riuscire a donare grandi emozioni a chi osserva le mie opere, amo esprimere con i colori quello che sento, quello che osservo. 
Molte volte mi chiedono come ho fatto ad imparare questa meravigliosa arte senza un maestro, la mia risposta è sempre uguale, penso che alla base ci sia molta sensibilità e amore per la natura, nel mio caso nel momento in cui osservo le meraviglie di un paesaggio, di una veduta marina, un fiume, una campagna, vengo trasportato in un mondo magico, l’opera è già intorno a me, pronta nella mia mente, non devo fare altro che trasportarla su una tela bianca. Si è vero, ti domanderai; ma i colori?
La difficoltà delle ombre, le luci? Prova ad osservare attentamente anche le piccole cose a cui gli altri non fanno neanche caso, vedrai che per magia ne tirerai fuori la bellezza delle forme ed i chiaro scuri che servono.
L’Arte è un connubio di cose belle, se la ami davvero ti viene facile e non la lascerai più, anzi sarà lei stessa a ripagarti donandoti risultati meravigliosi.
Certo anche nella vita di un artista si presentano spesso dei momenti di confusione mentale e di grande difficoltà, l’arte ti  sfida e spesso pensi di doverti arrendere, ti sembra  di non aver mai  sfiorato  un pennello, quando succede questo è la prova tangibile che non si dipinge per gioco che non si usano soltanto le mani, ma  cuore, anima e mente, questo  ti spinge a dar vita ad un opera, e spesso non si ha quella tranquillità che serve per affrontare una tela, dipingere non è un gesto meccanico, ci vogliono momenti magici, momenti di grande pace e serenità interiore per dare il massimo, e riuscire a mandare avanti quell’opera che per un artista  è come dar vita ad un bimbo fatto di colori e amore.  
LUCIANO TIGANI